Cambia la skin:
Elenco percorsi Elenco attivitą per categoria Elenco prodotti per categoria
Dettaglio attivitą Capponi Consulting

Capponi Consulting

Via Igino Garbini 82 - Viterbo - VT - 01100
Mappa interattiva

Tel: 0761/27.09.97 - Richiedi informazioni

Visita il sito: www.capponiconsulting.it

Approfondimenti

Visualizza prodotti
Articoli scritti
Eventi presentati

Descrizione dell'azienda

Studio di consulenza integrata il cui obiettivo
primario č quello di offrire ai propri clienti un
servizio multidisciplinare nei settori della
Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro e della
consulenza di direzione ed organizzazione
aziendale.

Novitą via RSS

RISCHIO MICROCLIMA: MODELLO WORD PER AGGIORNARE IL PSC

La circolare n. 4753 del 26/07/2022 emanata dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, con specifico riferimento alle attività di cantiere, materia disciplinata dal Titolo IV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., ribadisce l’obbligo per il Coordinatore della Sicurezza di considerare e valutare il Rischio Microclima nell’ambito dell’elaborazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC).

Tale aspetto risulta di rilevante importanza in quanto, conseguentemente alla valutazione del Rischio Specifico Stress Termico, le misure di prevenzione e protezione individuate per la mitigazione del rischio incidono su vari aspetti del cantiere, tra cui l’organizzazione, l’allestimento, le modalità di esecuzione di determinate fasi di lavoro e la gestione delle interferenze.

I tecnici esperti del Team Capponi Consulting, quotidianamente coinvolti nelle attività di coordinamento della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, hanno prontamente assolto all’obbligo di Valutazione del Rischio Stress Termico e di aggiornamento delle misure preventive, nonché delle scelte organizzative ed operative da attuare per la gestione del rischio in cantiere, sviluppando un documento “ad hoc” con cui integrare il PSC già elaborato per i cantieri attivi.

Il documento disponibile in formato word, quindi personalizzabile in ogni parte, permette al Coordinatore della Sicurezza di eseguire rapidamente una valutazione puntuale ed una classificazione del Rischio Microclima per ogni fase di lavoro prevista in cantiere, in base alla quale si definiscono le necessarie misure preventive da mettere in atto.

Il documento è sviluppato secondo le indicazioni e i criteri del “Progetto Worklimate per la gestione del rischio caldo” curato dall’Inail, sfruttando gli strumenti richiamati dalla stessa circolare INL del 26/07/2022 per eseguire con semplicità una valutazione del rischio professionale in questione.

Infine, contestualmente all’adempimento dell’obbligo di aggiornare il PSC, attraverso il modello di documento proposto il Coordinatore potrà fornire ai Datori di Lavoro delle imprese esecutrici utili e semplici indicazioni per valutare il Rischio Microclima nel Piano Operativo di Sicurezza (POS), favorendo un esito positivo della verifica dell’idoneità del POS, da considerare come piano complementare e di dettaglio del PSC.

Il modello include dei contenuti esemplificativi che permetteranno una rapida e semplice personalizzazione.

Acquistare il documento significa per il Coordinatore avere a disposizione uno strumento di lavoro pronto all’uso per assicurare la piena rispondenza del PSC alle attuali linee di indirizzo degli Organi di Vigilanza riguardo alla gestione del Rischio Microclima in cantiere.

Consulta l'indice del documento e scrivici per ricevere una preview dettagliata e per altre info e costi.

 
Kit documentale certificazione ISO 9001 per imprese edili superbonus 110% e bonus casa

Dal prossimo 1° gennaio 2023 un emendamento del Decreto Ucraina bis ha disposto che le Imprese che realizzano lavori di superbonus e bonus casa dovranno avere l’attestazione SOA e, per interventi di importo superiore a 516 mila euro, la certificazione ISO 9001.

Gli esperti sistemisti di Capponi Consulting hanno studiato il Kit documentale ISO 9001 per imprese del settore Edilizia che consente una rapida implementazione dei documenti richiesti dalla norma ISO 9001 per ottenere la successiva certificazione.

Il kit documentale ha già superato con successo numerosi audit da parte di diversi Enti preposti al rilascio della certificazione ISO 9001 del settore edile e contiene i seguenti files in formato Word e Excel:

  • Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità

  • Politica per la Qualità

  • Organigramma

  • Mappatura processi

  • Procedure della Qualità:

o Gestione dei documenti e delle informazioni documentate
o Analisi del contesto, parti interessate, rischi e opportunità
o Gestione risorse umane
o Gestione infrastrutture e mezzi
o Strumenti e apparecchi di misurazione
o Progettazione
o Approvvigionamenti e acquisti
o Gestione del processo cantieri
o Non conformità e azioni correttive
o Audit interni
o Riesame della direzione e miglioramento continuo

  • Modulistica (alcuni esempi):

o Elenco informazioni documentate – L'ultima arrivata | Vasconi Logo Excel - Mago del PC
o Analisi del contesto, parti interessate, rischi e opportunità - L'ultima arrivata | Vasconi Logo Excel - Mago del PC
o Schede personale e programma di formazione - L'ultima arrivata | Vasconi Logo Excel - Mago del PC
o Schede infrastrutture e mezzi e scadenzario manutenzioni - L'ultima arrivata | Vasconi Logo Excel - Mago del PC
o Schede taratura apparecchi di misurazione e scadenzario – L'ultima arrivata | Vasconi Logo Excel - Mago del PC
o Piano controlli qualità in cantiere
o Progettazione
o Schede fornitori con qualifica – L'ultima arrivata | Vasconi Logo Excel - Mago del PC
o Elenco Non conformità e Azioni Correttive – L'ultima arrivata | Vasconi Logo Excel - Mago del PC
o Programma e Check List per Audit Interni
o Riesame della Direzione e tabella Indicatori e Obiettivi

Tutti i documenti sono pronti all’uso, includono contenuti inseriti a titolo esemplificativo e completamente modificabili in base alle esigenze.

Contattaci per ricevere una anteprima dei files, info e costi.

 
Certificazione ISO 14064-1: Kit documentale per l?implementazione dell?inventario GHG

Il kit documentale GHG è stato studiato dagli esperti sistemisti di Capponi Consulting e consente una rapida implementazione dei documenti richiesti dalla norma ISO 14064-1 all’interno delle Organizzazioni che vogliono ottenere la certificazione Carbon Footprint.

Il kit documentale ha già superato con successo numerosi audit da parte di diversi Enti preposti al rilascio della certificazione Carbon Footprint ISO 14064-1 e contiene i seguenti files in formato Word e Excel:

  • File in formato Excel denominato “INVENTARIO GHG” che permette di gestire in maniera integrata:

- analisi preliminare di significatività delle emissioni indirette

- raccolta e gestione dei dati di attività

- calcolo delle emissioni GHG

- calcolo dell’incertezza

- calcolo del valore GHG finale

  • File in formato Word denominato “REPORT GHG” che implementa puntualmente tutti i requisiti previsti al punto 9.3 della norma ISO 14064-1

  • File in formato Word denominato “PROCEDURA DI GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SUI GAS SERRA” che implementa puntualmente tutti i requisiti previsti al punto 8.1 della norma ISO 14064-1

  • File in formato Word denominato “POLITICA GHG”

  • File in formato Word denominato “CHECK LIST PER AUDIT E REVISIONE TECNICA DELLE INFORMAZIONI GHG"

  • File in formato Word denominato “RIESAME DELLA DIREZIONE GHG"

  • File in formato Word denominato “VERBALE DI FORMAZIONE GHG”

  • Slides “CORSO DI FORMAZIONE GHG” rivolto al Team di sviluppo dell’inventario GHG

Tutti i documenti sono pronti all’uso e includono contenuti inseriti a titolo esemplificativo e completamente modificabili in base alle esigenze.

Contattaci per ricevere una anteprima dei files, info e costi.

 
La Carbon Footprint di prodotto e delle Organizzazioni

LA QUANTIFICAZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA PER PROMUOVERE TRASPARENZA E CREDIBILITA’ AZIENDALE

COS’E’ LA CARBON FOOTPRINT

Carbon Footprint significa “impronta di carbonio” ed è il parametro che permette di definire gli impatti ambientali che le attività di origine antropica hanno sul cambiamento climatico ovvero sul surriscaldamento del pianeta.

Il dato permette infatti di stimare le emissioni in atmosfera di gas serra GHG causate da un’Organizzazione, oppure un prodotto o servizio, espresse in tonnellate di CO2 equivalente.

CERTIFICAZIONI PER GLI APPALTI

La Carbon Footprint è divenuta ormai criterio premiante nei nuovi CAM ovvero Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento di lavori e servizi negli appalti pubblici.

Le certificazioni ISO 14064-1 e ISO 14067 sono inoltre richiamate all’articolo 93 del Codice degli Appalti permettendo all’operatore in possesso di una delle due certificazioni sopracitate di ottenere una riduzione della garanzia fideiussoria pari al 15%.

DIFFERENZA TRA ISO 14064-1 e ISO 14067

Le due certificazioni ISO 14064-1 e ISO 14067 sono entrambe focalizzate sulle perfomance ambientali con lo scopo di quantificare le emissioni di gas serra GHG, ecco brevemente le differenze:

La ISO 14064-1 permette a un’Organizzazione operante in qualsiasi settore merceologico di quantificare e definire un inventario delle emissioni di gas serra GHG ed individuare la “baseline” emissiva o Carbon Footprint, su cui si potrà intervenire con azioni finalizzate a ridurre, per quanto possibile, le emissioni GHG, anche attraverso l’adozione di un modello di consumo sostenibile.

La ISO 14067 segue invece un approccio Life Cycle Assessment (LCA), per cui le emissioni di gas serra GHG vengono contabilizzate durante l’intero ciclo di vita del prodotto o servizio erogato permettendo di calcolare la Carbon Footoprint di Prodotto ovvero la CFP, al fine di attuare delle politiche di Carbon Management e promuovere prodotti e servizi con minori emissioni di CO2.

Vuoi calcolare la tua Carbon Footprint?

Hai bisogno di supporto o formazione al riguardo?

Approfondimento ISO 14064-1

Approfondimento ISO 14067

 
Modifiche al Testo Unico della Sicurezza

LE PRINCIPALI MODIFICHE

In vigore dal 21 dicembre 2021, le modifiche apportate al Testo Unico della sicurezza introdotte dal Decreto Fiscale 146/2021 emanato dal Governo Draghi sono state integrate nella versione coordinata di gennaio 2022 del D.Lgs. 81/2008 disponibile online.

Diversi sono gli ambiti trattati dal Testo Unico della Sicurezza che sono stati interessati delle ultime modifiche, tra i quali riportiamo quelli in cui è possibile rilevare delle novità sostanziali.

PREPOSTO ALLA SICUREZZA

Compare tra gli obblighi spettanti al Datore di Lavoro e ai Dirigenti quello di nominare uno o più preposti alla sicurezza, introducendo la possibilità di riconoscere ai lavoratori che svolgono tale ruolo l’emolumento spettante, che potrà essere definito dai contratti e dagli accordi collettivi.

Ridefinito il ruolo del preposto, al quale è conferito il potere e l’onere di intervenire per modificare il comportamento non conforme del lavoratore inosservante le disposizioni e istruzioni impartite ai fini della protezione collettiva e individuale, con la possibilità di interromperne l’attività lavorativa.

A ciò si aggiunge il potere di interrompere temporaneamente l’attività in caso di condizioni di pericolo rilevate nell’ambito dell’attività di sorveglianza, ferma restando la necessità di segnalare in maniera tempestiva la non conformità rilevata.

Infine, la designazione del preposto risulta indispensabile nell’ambito delle attività svolte in regime di appalto o subappalto.

FORMAZIONE

Rilevante è la previsione di un accorpamento, rivisitazione e modifica degli accordi attuativi delle disposizioni del Testo Unico della Sicurezza in materia di formazione, che darà luogo alla pubblicazione di un nuovo Accordo Stato Regioni entro il 30 giugno 2022.

Infine, come già previsto per la formazione particolare aggiuntiva (percorso base), anche l’aggiornamento periodico dei Preposti dovrà essere svolto con modalità in presenza e ripetuto con cadenza almeno biennale.

FORMAZIONE DEL DATORE DI LAVORO

Novità, forse più interessante, è quella dell’introduzione del Datore di Lavoro tra i destinatari una formazione ed un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Sarà lo stesso nuovo Accordo Stato Regioni previsto entro il 30 giugno 2022 a definire le modalità ed i contenuti minimi dei percorsi formativi destinati al Datore di Lavoro.

ADDESTRAMENTO

L’attività di addestramento viene definita in maniera più dettagliata, ovvero consistente nella prova pratica per l’uso corretto ed in sicurezza di attrezzature, macchine impianti, sostanze e DPI, nonché nell’esercitazione applicata delle procedure di lavoro in sicurezza previste.

Il Datore di Lavoro dovrà garantire, oltre all’attuazione, la formalizzazione degli interventi di addestramento eseguiti.

 
Consulenza certificazione ISO 14067

La Certificazione ISO 14067

Negli ultimi anni il concetto di green economy si è ampiamente diffuso e sempre più consumatori ricercano nelle aziende l’attenzione all’ambiente, come un indice di qualità e sostenibilità delle imprese stesse.

In questo quadro di economia mondiale le certificazioni basate su standard internazionali contribuiscono efficacemente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale permettendo di infondere fiducia tra consumatori e operatori economici sull’affidabilità dei beni e servizi acquistati.

La UNI EN ISO 14067:2018 “Gas ad effetto serra – Impronta climatica dei prodotti (Carbon footprint dei prodotti) – Requisiti e linee guida per la quantificazione” permette la quantificazione delle emissioni di gas a effetto serra GHG legate al ciclo vita di un prodotto.

Chi può certificarsi ISO 14067

La norma ISO 14067 offre un modo standardizzato applicabile a qualsiasi tipo di Organizzazione o Azienda per calcolare la Carbon Footprint o impronta climatica dei propri prodotti o servizi favorendo azioni di mitigazione attraverso le riduzioni di emissioni.

I prodotti possono essere suddivisi nelle seguenti categorie: servizio, software, hardware, materiale lavorato, materiale non lavorato. I servizi possono invece riguardare qualsiasi attività eseguita su un prodotto.

Cos’è la Carbon Footprint di prodotto CFP e come calcolarla

L’impronta climatica o Carbon Footprint di prodotto (CFP) – è la quantificazione delle emissioni di gas serra (GHG) legate all’intero ciclo di vita di un prodotto. Nel conteggio vengono quindi considerate le emissioni legate all’estrazione e trasformazione della materia prima e quelle legate alla produzione, al trasporto, all’utilizzo e lo smaltimento finale del prodotto. La metodologia di lavoro prevista per il calcolo della Carbon Footprint di un prodotto o servizio è basata sulla metodologia LCA (Life Cycle Assessment) ovvero sul principio di considerare tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto.

Una volta definita la propria CFP, tale documentazione dovrà essere sottoposta a verifica e a validazione da parte di un organismo di certificazione accreditato.

Vantaggi della Certificazione ISO 14067

La certificazione ISO 14067 permette alle Organizzazioni e alle Aziende di rafforzare la propria “Green Reputation” facilitandole nelle procedure di acquisti verdi “Green Public Procurement” contribuendo in modo efficace a:

  • Miglioramento della reputazione e delle relazioni con i propri stakeholder e della comunicazione aziendale;
  • La certificazione ISO 14067 è riconosciuta dall’art. 95 del Codice dei Contratti come criterio premiante delle offerte.
  • Nel nuovo Codice Appalti è stata introdotta la riduzione delle garanzie fidejussorie per aziende con attestati di verifica della Carbon Footprint di prodotto.
  • Dimostrare l’impegno nel ridurre le emissioni di gas serra nelle attività quotidiane, rispettando la norma ISO 14067.

La proposta di Capponi Consulting

Capponi Consulting opera in tutta Italia e supporta le Organizzazioni e le Aziende nell’ottenimento della certificazione ISO 14067 fornendo la metodologia per il calcolo del CFP e specifica consulenza per la predisposizione di tutta la documentazione necessaria per la certificazione compresa l’assistenza, anche in presenza, durante la verifica dell’organismo di certificazione.

Se hai bisogno di ottenere la certificazione ISO 14067 per accontentare la richiesta di un cliente strategico o per partecipare a un’importante gara d’appalto, Capponi Consulting è il Partner giusto per te.

Parla subito con un nostro Consulente al numero 0761 270997 oppure scrivici all'indirizzo sales@capponiconsulting.it

 
RIDUZIONE DEL TASSO MEDIO PER PREVENZIONE - ANNO 2022

DI COSA SI TRATTA

Si tratta di un vero e proprio sconto denominato "oscillazione per prevenzione" che riduce il tasso di premio applicabile all'azienda, determinando un risparmio sul premio assicurativo dovuto all'Inail, a cui possono accedere le Aziende che nel corso dell’anno 2021 abbiamo attuato interventi per la prevenzione e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.


GLI INTERVENTI DI PREVENZIONE

Gli interventi di prevenzione proposti e definiti dall’Inail all’interno del modello di domanda OT23 sono raggruppati in sei sezioni, afferenti ai seguenti ambiti:

A. PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI MORTALI (NON STRADALI)

B. PREVENZIONE DEL RISCHIO STRADALE

C. PREVENZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI

D. FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO, INFORMAZIONE

E. GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA: MISURE ORGANIZZATIVE

F. GESTIONE DELLE EMERGENZE E DPI

COME RICHIEDERE LA RIDUZIONE

L’Inail ha pubblicato sul proprio portale on-line sia il modello per la domanda che la relativa guida per la compilazione.

I documenti sono scaricabili al seguente link: https://www.inail.it/cs/internet/atti-e-documenti/moduli-e-modelli/assicurazione/premio-assicurativo.html

LE CONDIZIONI PER ACCEDERE

Il beneficio della riduzione del premio assicurativo è concesso alle Aziende che abbiano attuato uno più interventi la cui somma dei rispettivi punteggi sia almeno pari a 100.

Per la dimostrazione dell’attuazione di tali interventi l’Azienda dovrà predisporre la Documentazione Probante richiesta dall’Inail, elencata e specificata per ogni singola misura.

È sottinteso che il rispetto delle disposizioni cogenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, disciplinata dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., unitamente alla regolarità contributiva e assicurativa, costituiscono il prerequisito per accedere alla riduzione del premio assicurativo.

LE NOVITÀ PER L’ANNO 2022

Rispetto agli anni precedenti, le principali novità introdotte con il nuovo modello di domanda riguardano:

- l’inserimento di una misura di miglioramento per mitigazione dello stress termico negli ambienti di lavoro “severi caldi” (ad es. acciaierie, fonderie, ecc.)

- la reintroduzione dell’intervento relativo all’adesione al programma Responsible Care di Federchimica

- la possibilità di ricorrere alla formula del noleggio o del leasing di attrezzature per l’attuazione delle misure di “sostituzione di macchine obsolete” e “automazione di fasi operative che comportano la movimentazione manuale dei carichi”, non ammessa invece per gli interventi di “installazione di dispositivi idonei alla prevenzione del rischio stradale a bordo dei veicoli aziendali”.

Altre novità del nuovo modello OT23, di carattere generale e finalizzate ad agevolare le aziende nella presentazione delle domande, è la migliore descrizione degli interventi di prevenzione e l’aggiornamento della documentazione probante da predisporre a supporto della richiesta.

L’ENTITÀ DELLA RIDUZIONE DEL PREMIO

La riduzione del premio è applicata in maniera differente per le Aziende che si trovano nel primo biennio di attività, nel cui caso è determinata nella misura percentuale fissa dell’8 %, mentre dopo il primo biennio la riduzione varia in relazione al numero dei lavoratori-anno del triennio della PAT, come di seguito riepilogato.

Lavoratori-anno del triennio della PAT

Riduzione

Fino a 10

28%

Da 10,01 a 50

18%

Da 50,01 a 200

10%

Oltre 200

5%

QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA

La scadenza della presentazione delle domande, che potrà avvenire esclusivamente in modalità telematica attraverso il servizio on-line dedicato del portale Inail, come ogni anno è fissata al 28 febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferisce l’attuazione delle misure di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, quindi non oltre il 22 febbraio 2022.

IL SERVIZIO PROPOSTO DAL TEAM CAPPONI CONSULTING

Il team di Capponi Consulting potrà supportare la tua Azienda sia in una preliminare valutazione sull’opportunità di attuare uno o più interventi di miglioramento, che nell’attuazione degli stessi fino alla predisposizione della documentazione probante necessaria alla presentazione della domanda di riduzione del premio assicurativo.

 
Coronavirus "Covid-19": Le vaccinazioni in azienda

PREMESSA

In data 6 aprile 2021 è stato sottoscritto, su invito del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute, il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS -CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” che pone come obiettivi primari:

· concorrere ad accelerare e implementare a livello aziendale la capacità vaccinale;

· promuovere la ripresa e garantire la prosecuzione delle attività commerciale e produttive sull’intero territorio nazionale;

· accrescere il livello di sicurezza degli ambienti di lavoro.

Tale protocollo prevede che i datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendaliper la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 (Covid-19) nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta.

Nell’elaborazione dei piani aziendali, i datori di lavoro assicurano il confronto con il Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo del 24 aprile 2020, tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e delle particolari condizioni di esposizione al rischio di contagio e con il supporto del medico competente, ovvero con altri organismi aziendali previsti nell’ambito dei Protocolli di settore.

CHI PUÒ VACCINARSI

TUTTI I LAVORATORI INTERESSATI, A PRESCINDERE DALLA TIPOLOGIA CONTRATTUALE CON CUI PRESTANO LA LORO ATTIVITÀ IN FAVORE DELL’IMPRESA, COMPRESI I DATORI DI LAVORO E I TITOLARI.

Le procedure finalizzate alla raccolta delle adesioni dei lavoratori interessati alla somministrazione del vaccino dovranno essere realizzate e gestite nel pieno rispetto della scelta volontaria rimessa esclusivamente alla singola lavoratrice e al singolo lavoratore.

DOVE

1. VACCINAZIONE DIRETTA IN AZIENDA:

La somministrazione dei vaccini potrà avvenire in locali dell'azienda, che dovranno essere idonei e rispettare i requisiti minimi definiti con le «Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro»e di seguito riepilogati:

Requisiti preliminari

· Popolazione sufficientemente numerosa (nei casi di poche lavoratrici e lavoratori altre forme di attività, sono possibili modalità organizzative anche promosse da Associazioni di categoria, o nell’ambito della bilateralità, destinate a coinvolgere lavoratrici e lavoratori di più imprese.

· Struttura organizzativa e risorse strumentali e di personale adeguate al volume di attività previste (l’attività deve avvenire senza creare assembramenti).

· Dotazione informatica idonea per la registrazione delle vaccinazioni.

· Ambienti idonei per l’attività (possono essere interni, esterni o mobili), commisurati al volume di vaccinazioni da eseguire e provvisti di:

- accettazione

- spazio vaccinazione

- spazio per l’osservazione (ove i vaccinati dovranno rimanere almeno 15 min)

[L’IDONEITÀ VERRÀ VALUTATA DALL’AZIENDA SANITARIA CHE FORNISCE IL VACCINO]

Equipaggiamento minimo

· Deve prevedere la presenza dei materiali, delle attrezzature e dei farmaci necessari allo svolgimento in sicurezza delle attività ed al volume delle medesime. (l’elenco è individuato dal Medico Competente o dal personale sanitario).

· Strumenti informatici che permettano la registrazione.

2. Tramite CONVENZIONI CON STRUTTURE SANITARIE PRIVATE:

I datori di lavoro potrà richiedere, anche per il tramite delle Associazioni di categoria di riferimento o nell’ambito della bilateralità, una specifica convenzione con strutture in possesso dei requisiti per la vaccinazione. Il costo sarà a carico del datore di lavoro (ad eccezione dei vaccini che restano in carico al Sistema Sanitario Regionale).

3. Utilizzo di STRUTTURE SANITARIE INAIL:

I datori di lavoro che non sono tenuti alla nomina del medico competente ovvero non possano fare ricorso a strutture sanitarie private, possono avvalersi delle strutture sanitarie dell’INAIL. In questo caso, trattandosi di iniziativa vaccinale pubblica, gli oneri restano a carico dell’INAIL.

COME

La campagna di vaccinazione negli ambienti di lavoro deve avvenire garantendo:

· pianificazione dell’attività con adeguato anticipo, in considerazione della complessità organizzativa;

· rispetto delle misure di prevenzione anti-contagio;

· adeguata informazione ai soggetti destinatari delle vaccinazioni (datori di lavoro, lavoratrici e lavoratori) circa le modalità organizzative e, più specificamente, sulla somministrazione del vaccino previsto;

· accettazione delle lavoratrici e dei lavoratori aderenti assicurata da personale incaricato (interno/esterno);

· rispetto della modulistica predisposta a livello nazionale relativa a scheda anamnestica e consenso informato;

· rispetto delle indicazioni tecniche e delle buone pratiche relative a conservazione, preparazione e somministrazione del vaccino;

· programmazione e preparazione alla gestione di eventuali eventi avversi, anche in coerenza con i piani di gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro;

· rispetto delle indicazioni regionali per l’alimentazione dei flussi informativi.

Nel CASO 1:

· I datori di lavoro propongono dei piani aziendali, anche per il tramite delle rispettive Organizzazioni di rappresentanza, all’Azienda Sanitaria di riferimento, nel pieno rispetto delle Indicazioni ad interime delle eventuali indicazioni specifiche emanate dalle Regioni e dalle Province Autonome per i territori di rispettiva competenza.

· All’atto della presentazione dei piani aziendali, il datore di lavoro specifica altresì il numero di vaccini richiesti per le lavoratrici e i lavoratori disponibili a ricevere la somministrazione, in modo da consentire all’Azienda Sanitaria di riferimento la necessaria programmazione dell’attività di distribuzione.

Nei CASI 2-3

· Il datore di lavoro direttamente, ovvero attraverso il medico competente ove presente, comunica alla struttura sanitaria privata o alla struttura territoriale dell’INAIL il numero complessivo di lavoratrici e lavoratori che hanno manifestato l’intenzione di ricevere il vaccino.

N.B.: le modalità di presentazione della richiesta sono disciplinate a livello della regione o provincia autonoma, la quale, verificata la disponibilità dei vaccini e la sussistenza dei requisiti necessari per l’avvio dell’attività.

I TEMPI PER LA VACCINAZIONE

· I tempi sono collegati alla disponibilità dei vaccini sul territorio, ovvero sono calendarizzate secondo le indicazioni delle Autorità Sanitarie Competenti territorialmente.

· L’Azienda Sanitaria di riferimento può valutare di suddividere il totale del vaccino richiesto in più consegne in base alla disponibilità delle dosi previste per la campagna di vaccinazione ordinaria.

I COSTI

A carico del Datore di lavoro:

· Costi per la realizzazione e gestione dei piani aziendali (ivi comprese materiale, attrezzature e farmaci necessari allo svolgimento in sicurezza delle attività come comunicato dal medico competente o dal personale sanitario individuato).

· Costi per la somministrazione.

· Se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario alla medesima è equiparato a tutti gli effetti all’orario di lavoro.

· Costi derivanti dalle convenzioni con strutture sanitarie private eventualmente coinvolte.

A carico dei Servizi Sanitari Regionali:

· Fornituradei vaccini.

· In ogni caso, il vaccino fornito deve.

· Fornitura dei dispositivi per la somministrazione (siringhe ed aghi).

· Messa disposizione di strumenti formativi.

· Messa disposizione di strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite.

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE

· Supporta il datore di lavoro nell’elaborazione dei piani aziendali

· Può comunicare alla struttura sanitaria privata o alla struttura territoriale dell’INAIL il numero complessivo di lavoratrici e lavoratori che hanno manifestato l’intenzione di ricevere il vaccino.

· Fornisce ai lavoratori adeguate informazioni sui vantaggi e sui rischi connessi alla vaccinazione e sulla specifica tipologia di vaccino.

· Acquisisce il consenso informato del soggetto interessato [Allegato 1 alle Indicazioni ad interim sopra richiamate].

· Il previsto triagepreventivo relativo allo stato di salute e la tutela della riservatezza dei dati.

· Può avvalersi di personale sanitario in possesso di adeguata formazione per la somministrazione dei vaccini (ai medici competenti ed al personale sanitario e di supporto coinvolto nelle vaccinazioni è offerto, attraverso la piattaforma ISS, lo specifico corso di formazione realizzato anche con il coinvolgimento dell’INAIL).

· Il medico competente (o il personale sanitario opportunamente individuato) redige l’elenco di quanto necessario nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale e delle indicazioni provenienti dal percorso formativo obbligatorio previsto, anche per garantire un idoneo intervento in caso si manifestino reazioni avverse a breve termine.

Leggi il:

Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS -CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro

Leggi le:

Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro

 
Certificazione ISO 14064-1 Gas serra GHG

La Certificazione ISO 14064

La norma ISO 14064 è nata per quantificare e rendicontare le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) e definisce i requisiti per la progettazione, lo sviluppo, la gestione, la rendicontazione e la verifica dell'inventario dei gas ad effetto serra di un'organizzazione definendone la cosiddetta “Impronta Climatica” o “Carbon Footprint”.

Chi può certificarsi ISO 14064

Lo standard ISO 14064 è composto da una famiglia di norme specificatamente rivolte alla quantificazione e rendicontazione e riduzione delle emissioni di gas serra GHG delle Organizzazioni.

Per "Organizzazioni" si intendono Azienda o Strutture organizzative (quali Holding, RTI, ATI, Gruppi, ecc..) ma anche, in senso più ampio, singoli cantieri, siti produttivi, servizi, prodotti, appalti, ecc….

Principi normativi della Certificazione ISO 14064

I cambiamenti climatici sono un tema di grande interesse nel mondo ambientalista, sia a livello istituzionale che scientifico, con la decisione conseguente di adottare politiche e provvedimenti finalizzati a limitare le emissioni di gas ad effetto serra cosiddetti GHG.

Per questo motivo l’Organizzazione Internazionale per la Normazione “ISO”, ha redatto la norma ISO 14064 che risponde pienamente all'esigenza di delineare una metodologia di lavoro basata su un approccio scientifico e sistematico e volto alla quantificazione, contabilizzazione e verifica della riduzione di emissioni di gas serra delle organizzazioni.

Le emissioni GHG e le tipologie di Gas ad effetto serra

Rientrano tra i gas ad effetto serra (ai quali ci si riferisce con la sigla GHG, dall’inglese Greenhouse Gases) tutti i gas che contribuiscono in base al proprio GWP (Global Warming Potential) al fenomeno di riscaldamento climatico, come stabilito dal protocollo di Kyoto, ed in particolare:

  • anidride carbonica (CO2)
  • metano (CH4)
  • protossido di azoto (N2O)
  • idrofluorocarburi (HFC)
  • perfluorocarburi (PFC)
  • esafluoruro di zolfo (SF6)

Il calcolo del Carbon Footprint

Il Carbon Footprint è lo strumento individuato dalla norma ISO14064 per:

  • Quantificare e localizzare le fonti di emissione
  • Conoscere la propria “Carbon intensity”
  • Analizzare le opportunità di miglioramento
  • Avere un riferimento per confrontare le proprie performance con possibili competitor
  • Ottenere un marchio per il proprio prodotto/servizio/organizzazione.

Il calcolo dell’indicatore ambientale “Carbon footprint” può riferirsi all’intera organizzazione/azienda o a singoli settori, cantieri, siti produttivi, appalti, servizi, ecc. oppure può quantificare l’impronta di carbonio di un prodotto, un servizio, un evento o un qualunque altro sistema, previa definizione del cosiddetto confine organizzativo.

Il confine organizzativo del sistema, sul quale verte il calcolo delle sorgenti di emissione GHG prese in esame e quindi sottoposte a certificazione, viene definito e concordato prima della certificazione e comparirà sul certificato rilasciato dall’Ente preposto di Certificazione

L’impronta di carbonio esprime la totalità delle calcolate con un approccio di tipo inventariale.

Secondo la norma ISO 14064-1, ed in coerenza con il GHG Protocol, l’inventario dei gas deve tener conto delle seguenti categorie di emissione:

  • CATEGORIA 1: emissioni dirette di GHG – ovvero quelle provenienti dalle installazioni presenti all’interno del proprio confine organizzativo (impianti di combustione, cogeneratori, emissioni date dal processo produttivo)
  • CATEGORIA 2: emissioni indirette da consumo energetico – ovvero quelle derivanti dalla generazione di elettricità, calore e vapore importati e consumati all’interno dell’organizzazione
  • CATEGORIA 3: emissioni indirette correlate ai trasporti
  • CATEGORIA 4: emissioni indirette dai prodotti dell’organizzazione
  • CATEGORIA 5: emissioni indirette associate all’uso dei prodotti dell’organizzazione
  • CATEGORIA 6: emissioni indirette derivanti da altre sorgenti

Vantaggi della Certificazione ISO 14064

La certificazione ISO 14064 permette alle Organizzazioni e alle Aziende di rafforzare la propria “Green Reputation” facilitandole nelle procedure di acquisti verdi “Green Public Procurement” contribuendo in modo efficace a:

  • Accedere ai bandi di gara in cui viene richiesto il requisito della certificazione ISO 14064 o nei quali viene attribuito un maggior punteggio
  • Supporto nelle scelte strategiche, grazie ai maggiori dati ed informazioni che ne consentono il rispetto delle norme applicabili (es. Protocollo di Kyoto)
  • Maggiore interesse ed “appeal” da parte di clienti ed investitori

La proposta di Capponi Consulting

Capponi Consulting supporta le Organizzazioni e le Aziende nell’ottenimento della certificazione ISO 14064 fornendo una specifica consulenza e mirata per la predisposizione di tutta la documentazione necessaria quali inventario, analisi di significatività, analisi strategica, procedure di gestione e report sui gas ad effetto serra GHG.

Se hai bisogno di ottenere la certificazione ISO 14064 per accontentare la richiesta di un cliente strategico o per partecipare a un’importante gara d’appalto, Capponi Consulting è il Partner giusto per te.

Parla subito con un nostro Consulente al numero 0761 270997 oppure scrivici all'indirizzo sales@capponiconsulting.it

 
UNI ISO 37001: Certificazione anticorruzione

La Certificazione anticorruzione UNI ISO 37001

La UNI ISO 37001 è il primo standard internazionale che tratta di anticorruzione e fornisce le linee guida per un sistema di gestione progettato per aiutare un’Organizzazione (Azienda) a prevenire, rintracciare e affrontare la corruzione di:

  • Corruzione nei settori pubblico, privato e no-profit;
  • Corruzione da parte dell’Organizzazione (Azienda)
  • Corruzione da parte del personale, dei Soci dell’Organizzazione (Azienda) che opera per conto o a beneficio di essa (diretta o indiretta)

Principi normativi della Certificazione UNI ISO 37001

I requisiti della norma volontaria UNI ISO 37001 non rappresentano una novità in senso assoluto in quanto essi riprendono principi, concetti e, in alcuni casi, anche elementi prescrittivi tipici di sistemi e/o modelli di gestione, controllo e prevenzione dei rischi di corruzione previsti da norme di legge in via obbligatoria o con finalità di prova dell’esimente da responsabilità da reato delle organizzazioni come ad esempio i MOGC - Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001.

Analogamente a quanto previsto per il MOGC ai sensi del D.Lgs 231/2001 per la prevenzione dei reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con la presunzione di idoneità dei requisiti della norma OHSAS 18001 o ISO 45001, corrispondenti a quelli di legge (art. 30 del D.Lgs 81/2008), i criteri della norma UNI ISO 37001 possono rappresentare un riferimento valido e autorevole, riconosciuto a livello internazionale, per il modello esimente in ambito corruzione.

Inoltre, la certificazione alla norma UNI ISO 37001 può fornire ulteriori garanzie circa l’adeguatezza e l’effettività del modello ai fi ni della prova dell’esimente.

Vantaggi della Certificazione UNI ISO 37001

I vantaggi che un’Organizzazione (Azienda) può trarre dalla certificazione UNI ISO 37001 riguardano più sfere e possono essere così riassunti:

  • faciliterà l'acquisizione del Rating di Legalità, da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
  • faciliterà l'acquisizione del Rating di Impresa da parte dell'Autorità Nazionale Anticorruzione - ANAC.
  • miglioramento della visibilità e della reputazione grazie all’evidenza dell’impegno sulle tematiche della corruzione dell’organizzazione;
  • accesso privilegiato a talune catene di fornitura;
  • maggior punteggio nella partecipazione dei bandi ed affidamenti;

I requisiti della UNI ISO 37001

La UNI ISO 37001 è stata pensata per essere integrata nei sistemi di gestione eventualmente già certificati (ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001).

La UNI ISO 37001 adotta infatti la struttura HLS (high level structure) comune a tutte le altre norme ISO sui sistemi di gestione delle Organizzazioni (Aziende) e rende più agevole la sua integrazione con la documentazione esistente.

I principali requisiti della UNI IUSO 37001 riguardano:

  • il contesto dell’organizzazione (interno, esterno, stakeholder) e la valutazione del Rischio Corruzione;
  • la leadership e l’impegno (politica, ruoli e responsabilità)
  • la pianificazione azioni per affrontare rischi e opportunità, obiettivi per la prevenzione della corruzione)
  • il supporto (la gestione delle risorse, la formazione e la comunicazione)
  • le attività operative ( i controlli operativi, la Due Diligence)
  • la valutazione delle prestazioni (gli audit e il riesame)
  • il miglioramento (le non conformità, azioni correttive)

Inoltre, il Sistema di Gestione Anticorruzione si integra con il MOGC Modello Organizzativo previsto dal D.Lgs. n. 231/2001, diventandone il protocollo di controllo con riguardo ai reati in materia di corruzione.

La proposta di Capponi Consulting

Se hai bisogno di ottenere la certificazione UNI ISO 37001 per accontentare la richiesta di un cliente strategico o per partecipare a un’importante gara d’appalto, Capponi Consulting è il Partner giusto per te.

Parla subito con un nostro Consulente al numero 0761 270997 oppure scrivici all'indirizzo sales@capponiconsulting.it

 

Elenco Percorsi:
Elenco Categorie: Formazione Servizi per Aziende e Privati
Elenco Tag: certificazioni consulenza formazione sicurezza



© 2023 Conto-Graph S.r.l. Via dell'Industria, 68 / 70 - 01100 Viterbo (VT) - Tel: 0761/35.27.62 P.IVA 00268610565